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Sabato 28 Febbraio 2009 – Perchè l’ingranaggio non ci stritoli

Una giornata per trovarci ad immaginare come incidere concretamente sulla qualità della nostra vita, nel tentativo di colmare la distanza tra la realtà e le aspirazioni. Spesso siamo consapevoli di trascinare le nostre esistenze in una rassicurante desistenza alle offerte di un sistema che declina i nostri bisogni e le soluzioni per soddisfarli come in un fantasmagorico gioco di specchi.. L’ideale di quel mondo nuovo che molti di noi portano nel cuore, ancor prima che nelle idee, rimane un satellite della nostra quotidianità: bello e luminoso, sempre presente ma terribilmente distante. Così mentre il mercato pervade ogni esistenza, ogni relazione, l’economia detta le sue ammiccanti regole alle quali ci sottomettiamo rassegnati, come fosse una necessità più che una possibilità. La nostra proposta è quella di creare un’ insieme di relazioni tra persone che aspirino, se non al cielo, almeno ad emergere dalle paludi della rassegnazione, e a liberarsi dalla sensazione d’impotenza che porta all’ arresa. In quest’ottica non vogliamo creare una situazione nella quale discutere principi teorici (in questo senso Fuoricontrollo mantiene la sua specificità), ma una realtà che nella pratica sia capace di incidere sulla qualità delle nostre vite partendo da cose assolutamente concrete. Insomma ci concentreremo più sul fattibile che sull’auspicabile. La nostra volontà, il desiderio cioè di sperimentare forme inconsuete di resistenza, possiede la capacità di moltiplicare il possibile. Il 28 febbraio sarà una delle occasioni per discutere di questo progetto, magari prendendo spunto dalle esperienze narrate da chi interverrà all’iniziativa. Ci sarà Vito, che senza rimpianti ha abbandonato un lavoro sicuro, ci saranno altri che racconteranno le loro esperienze di pratiche contadine, si cercherà di capire come sia possibile provvedere ai propri bisogni senza per forza ricorrere alla gelida comodità del supermercato…
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CENTRO DI DOCUMENTAZIONE "FUORI CONTROLLO"
VIA CHIAVELLA 3R – SAVONA
C.P. 19 – 17100 – SAVONA
fuoricontrollo@inventati.org
http://fuoricontrollo.noblogs.org

Venerdì 13 Febbraio 2009 h 20:00

*C E N A   B E L L A V I T A*

Per sperimentare una serata senza denaro, una cena senza organizzatori e
senza clienti, senza camerieri e coperto sul conto!
(((cena precotta porta già cucinato – solo da scaldare…)))

a seguire…
proiezione di
L’ULTIMO POSTO SULLA TERRA [Russia 2001]
di Artur Aristakisyan
(hippies e sottoproletari protagonisti di un film disturbante… da non perdere!)

Sabato 24 gennaio 2009 ore 17:00
presentazione del libro ‘Evasioni e Rivolte’
di Emilio Quadrelli – edito da Agenzia X
sarà presente l’autore

Per chi è collocato fuori dalla comunità di appartenenza, in sostanza, esiste solo un modo per sopravvivere e essere tollerato: il rigido e ossequioso rispetto delle gerarchie.. . Il prezzo da pagare per questa benevola neutralità non è basso. Lo straniero, in ogni caso, viene sempre dopo, non è mai cittadino. Più che eliminato lo straniero deve essere assoggettato. Reso servo. Questa è la sostanziale differenza che separa i razzismi di oggi da ieri. Lo straniero non è innalzato al rango di hostis.  ma a quello più modesto di servus. Può vivere purché rimanga moltitudine invisibile….. Non a caso nelle retoriche di senso comune allo straniero cattivo è sempre contrapposto il buono. Al clandestino il regolare. Il migrante accettabile e tollerato, in definitiva, è colui che accetta fino in fondo l’assoggettamento o, per dirla con parole maggiormente legate al lessico comune, la sua utilità. Utile ma invisibile

A Savona è in progetto (in località Passeggi) un nuovo carcere con annesso un cpt di capacità regionale.

MOSTRA E PRESENTAZIONE OPUSCOLO
apertura ore 16.00
presentazione ore 17.00
aperitivo beverino ore 19.00

Nella stessa giornata mostra in 15 pannelli e presentazione dell’opuscolo
sulle nanotecnologie – fuori e dentro FUORICONTROLLO – via Chiavella 3r –
Savona

* saranno presenti i curatori della mostra e il traduttore dell’opuscolo *

[…] Chi gestisce e finanzia le nanotecnologie non sembra avere alcuna
difficolta’ a investire cifre colossali nella ricerca e nella produzione,
in previsione di un aumento vertiginoso del loro uso.
Le nanotecnologie sono pervasive, trovano applicazione in ogni settore:
s’infiltrano nel cibo, nei cosmetici, nei materiali, nei sistemi di
controllo, nel corpo umano.
Non e’ facile sapere dove sono utilizzate, soltanto pochi specialisti
potrebbero informarci seriamente sul loro uso nell’alimentazione, nella
produzione di farmaci, di armi o negli esperimenti sul clima.
Naturalmente non lo fanno.
Le informazioni che circolano sull’argomento non sono all’altezza dei
problemi che implicano, tanto meno e’ diffusa la consapevolezza di come e
quanto cambieranno le nostre esistenze.
Delle nanotecnologie i mass-media dicono meraviglie, per non parlare degli
ambienti finanziari e militari.
Inutile dire che quasi tutto cio’ che l’opinione pubblica viene a sapere
sull’argomento, lo conosce grazie alle informazioni che provengono da
quegli ambienti, sempre molto positive e foriere di un futuro migliore.

tratto da NANOTECNOLOGIE- MEGADOMINIO – di SIMPLE CYTOIENS – ed. NAUTILUS
TORINO

a seguire aperitivo benefit — c’e’ da bere e da mangiare! —
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Sabato 29 Novembre 2008

Presentazione del libro:
Lettera aperta ai sopravvissuti
Dall’economia della catastrofe alla società del dono"

di Sergio Ghirardi
Ed. Nautilus, Torino, 2007

In un mondo sempre piu’ artificiale, in cui l’umanita’ sembra ormai
incapace di esprimere la sua volonta’ di vivere e di resistere a cio’
che ne ostacola la felicita’, urge una riscoperta dello spirito del
dono per rovesciare la prospettiva di una esistenza programmata per
essere consumata contro natura.
Se una rivoluzione e’ necessaria, non si tratta piu’ di prendere il potere ma di espellerlo per sempre dalle nostre vite.
Il mostro dell’economia automatizzata va urgentemente fermato e nessuno potra’ farlo al nostro posto.
Al dogma della crescita economica comincia a opporsi il progetto di una
decrescita piacevole e conviviale, tendente a ristabilire sul piano
demografico, su quello dei consumi, su tuti i piani del vivente il
predominio della qualita’ sulla quantita’.
Sta a noi non ridurlo a una ennesima morale di rinuncia.
Non abbiamo niente da perdere se non una immensa insoddisfazione in una tragedia planetaria.
Abbiamo da esplorare la gioia di vivere al di fuori di qualsiasi sacrificio.

tratto dal libro LETTERA AI SOPRAVVISSUTI di SERGIO GHIRARDI — ED. NAUTILUS TORINO

a seguire aperitivo benefit — c’e’ da bere e da mangiare! —

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